Al termine di 45’ di autentica battaglia la Delfes espugna il PalaPuca (82-93) e conquista due punti importanti. Alla Geko non è bastata una prestazione orgogliosa che l’aveva portata anche a +7 al 35’, Avellino è stata brava a rimontare e poi a partire fortissimo nel supplementare, rovinato nella coda da alcuni fischi arbitrali che hanno chiuso anzitempo la contesa. Cinque in doppia cifra per Sant’Antimo (Mennella 14, Dri 13) che ha pagato cara l’uscita per falli di un Quarisa che aveva dominato sotto le plance (13 rimbalzi).
LA PARTITA – La Geko parte con lo stesso starting five che aveva approcciato il match con Montecatini, Gallo, Mennella e Scali sul perimetro e Kamperidis e Quarisa a far coppia sotto i vetri; quintetto standard anche per gli ospiti, con Burini, Vasl, Santucci, Nikolic e Bortolin. E’ proprio il pivot argentino a realizzare il canestro che apre la contesa, sono poi Nikolic e Santucci a dare alla Delfes il primo vantaggio importante (1-10) al 4’, con Sant’Antimo che fa tanta fatica contro la zona irpina. Time out inevitabile per coach Gandini, e quando si riprende Mennella e Kamperidis aprono finalmente la scatola con due triple in rapida successione (7-12 al 5’). Avellino resta avanti sull’asse Burini-Bortolin ma la Geko ora è in partita e al 9’ torna a -3 con un libero di Dri (15-18). Il risultato resiste fino al primo break, alla ripresa il gap si riduce ancora (17-18, poi 20-21 con una tripla di Mennella), ma il sorpasso che fa esplodere il Palapuca arriva solo al 15’ sull’asse Mennella-Scali (25-24). Stavolta è Crosariol a chiedere una sospensione, e la Delfes ne esce con un 7-0 firmato interamente da Vasl. Arrivano anche il terzo fallo di Scali e un libero di Carenza per il 25-32 del 16’, e per la Geko è tutto da rifare: Cantone mette un jumper preziosissimo dai 6 metri, Vasl risponde con 2 liberi e poi sono Mennella e Quarisa a ricucire fino al nuovo -3 (31-34) del 18’. Un minuto dopo un ottimo Di Camillo fissa il -2 con un canestrone dai 6.75 ma il finale è degli ospiti che con Nikolic e Burini (25 punti in coppia nel primo tempo) fissano il 36-42 dell’intervallo lungo.
Distanze nuovamente dimezzate in avvio di ripresa (43-46 con Gallo e Mennella), arriva anche il 4’ fallo di Vasl (in attacco su Cantone) ma la Geko non riesce ad approfittarne e così gli irpini ak 26’ sono di nuovo a +7 (43-50). Dura pochissimo, Cantone e Dri fanno 5-0 in pochi secondi, quindi è ancora Dri, a 2’20, a costruirsi e a realizzare il canestrone del 51-50. La partita è intensa, Avellino la ribalta di nuovo, poi al 29’ è Colussa a centrare il canestro del 54 pari prima che due liberi di Burini chiudano il terzo periodo sul 54-56.
Cinque punti di Scali aprono il 4’ periodo (59-56), poi Gallo subisce uno sfondamento e Colussa confeziona per Quarisa la palla del 61-56 massimo vantaggio verdeblù. Per due minuti non segna più nessuno, poi Quarisa la sblocca (63-56), gli risponde Burini dall’arco e quindi sono Scali e ancora il gigante veneziano a fissare il 66-59 a 3’24. E’ un momento decisivo della partita, Bortolin ci mette due canestri di fila per il 66-63 (2’29) e poi ì Vasl, a 1’36, a guadagnarsi e a realizzare i liberi del 66 pari con la Geko che nel frattempo perde Quarisa per 5 falli. Sul Palapuca cala la paura, segnano prima Cantone, poi Caridà, e quindi dopo l’errore di Colussa è Nikolic a riportare avanti al Delfes (68-70) con 26” sul cronometro. Time out Sant’Antimo, quando si ricomincia Kamperidis subisce un fallo e trasforma i liberi della nuova parità (70-70) ma l’ultimo possesso è per i viaggianti con 14” da giocare. Ne passano 5”, Scali prende sfondamento da Carenza e il fronte di gioco si ribalta consegnando alla Geko la palla del match: se la gioca Dri, ma il suo tiro finisce sul secondo ferro e il derby va all’overtime. Caridà lo inaugura con un canestro da 3 punti, i padroni di casa sbagliano due volte la risposta e Avellino scappa subito con 4 punti di Vasl che fanno infuriare Gandini (70-77 a 4’10). Un libero di Kamperidis muove il tabellone per i locali ma sul capovolgimento di fronte Caridà inventa un altro gioco da 3 punti e i punti di vantaggio per gli irpini diventano 9 con 3’29 ancora da giocare. Il botta e risposta dall’arco tra Vasl e Cantone tiene aperta la sfida, poi Dri dalla lunetta riporta i suoi a -6 a 2’18 (77-83) ma sul ribaltamento viene fischiato un fallo antisportivo molto discutibile allo stesso Dri (il quinto), cui segue un tecnico alla panchina che chiude definitivamente i giochi. C’è tempo anche per il secondo tecnico e la conseguente espulsione del coach santantimese, finisce 82-93.
Il dopogara di Vittorio Di Donato – “Avellino è una squadra importante con giocatori importanti, lo sapevamo e sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Ai miei ragazzi però non posso rimproverare nulla perché non hanno mollato mai, reagendo sempre alle difficoltà. Dobbiamo sicuramente crescere e gestire meglio alcuni frangenti della partita, ma ora come ora quello che serve è resettare in vista della prossima partita di Livorno”.
GEKO SANT’ANTIMO 82
DELFES AVELLINO 93d1ts
(15-18, 36-42; 54-56, 70-70)
GEKO: Gallo 4, Mennella 14, Scali 11, Kamperidis 14, Quarisa 9; Cantone 11, Dri 13, Di Camillo 3, Colussa 3. N.e.:.Peluso, Stentardo, D’Apice. All.: Gandini.
DELFES: Burini 21, Vasl 26, Santucci 5, Nikolic 19, Bortolin 6; Giunta 2, Caridà 8, Verazzo 5, Carenza 1, Venga. N.e.: Schiavone e Spagnuolo. All.: Crosariol.
ARBITRI: Rubera di Bagheria (PA) e Licari di Marsala (TP).
NOTE – Tiri liberi: Geko 13/21, Delfes 21/28. Usciti per 5 falli Quarisa, Bortolin, Carenza, Dri, Scali. Spettatori 600 circa.