Dopo una lunghissima attesa, il campionato di Serie C Silver 2021 è finalmente pronto a partire. E con esso, i ragazzi del Sorriso Azzurro Sant’Antimo, squadra che fa parte del progetto PSA.
I ragazzi di coach Iuliano scalpitano in vista della prima partita, che si giocherà domenica 7 marzo in casa del C. B. Mondragone. Il periodo di stop forzato è stato lungo, ma i nostri giovani atleti non sono mai stati lasciati soli. Grazie alla PSA Academy infatti hanno potuto fare affidamento su un team di esperti che li ha seguiti e supportati a 360 gradi: dalla formazione scolastica alla gestione della vita in foresteria, dalla preparazione atletica con il prof. Aldo Chiari e il suo PSA SportLab, fino alle sessioni di allenamento in campo.
A pochi giorni dalla palla a due, abbiamo voluto ascoltare le parole di due promettenti atleti: Luca De Marca, playmaker classe 2003, e Pierluigi D’Aiello, ala-guardia classe 2003. Entrambi, oltre ad essere punti di riferimento essenziali per la formazione di Serie C, sono parte integrante del roster della Geko in Serie B Nazionale, per un’esperienza che favorirà sicuramente la loro crescita umana e professionale.
- Ciao ragazzi. Finalmente inizia il Campionato di Serie C Silver che vi consentirà di avere spazio e minuti per completare il vostro percorso di crescita. Sensazioni ed aspettative?
Luca: Non vedo l’ora di iniziare! Le emozioni e la voglia di rimettersi in gioco sono tante e palpabili in tutta la squadra, tra l’altro credo questo sia il momento perfetto per ricominciare ed affrontarlo nel migliore dei modi. Abbiamo ripreso confidenza col campo quindi siamo pronti a giocare senza troppa ansia o pressioni. Ormai in campo e negli spogliatoi non si parla d’altro, stare lontano dal nostro sport del cuore è veramente difficile.
Pierluigi: Per via del COVID è passato ormai un anno dall’ultima partita di Serie C, sono veramente entusiasta e fiducioso nella ripartenza in sicurezza del Campionato, che sono sicuro sarà il primo passo verso un ritorno alla normalità. Mi ritengo molto fortunato rispetto ad altri miei coetanei che per colpa di questa pandemia, sono stati costretti a stare a casa lontano dalla palla a spicchi. Le sensazioni sono le stesse di inizio anno, siamo una squadra giovane, energica e con tanta voglia di fare bene. Le aspettative sono tante e vi assicuro che giorno dopo giorno ci stiamo preparando al massimo per il debutto !
- Sono ormai 6 mesi che vivete l’esperienza PSA Academy, raccontateci l’ambiente della prima squadra, la vita in foresteria e come state conciliando la scuola tra DAD e frequenza e l’impegno sportivo.
Luca: Per me questa esperienza è stata la prima in assoluto per cui non posso nascondere che all’inizio è stata dura, anche cercare di conciliare DAD e formazione in presenza ha sicuramente influito sulla gestione del tempo e delle energie. Col passare del tempo però ho imparato ad abituarmi a questa nuova quotidianità e devo ammettere che un ruolo fondamentale in questo processo di adeguamento è stato ricoperto dalla società. Sia in campo che in foresteria infatti è stato molto semplice fare amicizia con tutti, mi sono sentito a casa fin dal primo momento e questo ci consente di convivere in modo abbastanza organizzato, nonostante per molti di noi questa sia la prima avventura lontano da casa. Per quanto riguarda il mio inserimento nella prima squadra non posso negare che sia abbastanza faticoso: essere tra i più giovani e inesperti non è facile, ma avere a che fare con i “grandi” è uno stimolo prezioso, il gruppo è compatto e con molti di loro ho costruito davvero un bel rapporto.
Pierluigi: Questi 6 mesi sono stati sicuramente pieni di alti e bassi, la DAD è sicuramente un ottimo mezzo per permetterci di continuare a studiare anche in situazioni di estrema difficoltà, ma non può e non deve essere una soluzione permanente, infatti non vedo l’ora di poter tornare regolarmente tra i banchi. Conciliare l’attività sportiva con la scuola è sicuramente molto difficile, ma con la giusta organizzazione e soprattutto con la giusta mentalità e devozione riesco sempre a dare il massimo in entrambi i “campi”. In più, tra i vari aspetti positivi di questa Academy, ci sono il supporto costante e un’estrema disponibilità che sono elementi chiave anche per chi, come me, è molto indipendente e motivato. Poter lavorare sia con il gruppo di Serie C Silver sia con la prima squadra è per me motivo d’orgoglio, richiede chiaramente il doppio dell’impegno, ma non vi rinuncerei per nulla al mondo perchè sto imparando e crescendo tantissimo.
- A 18 anni vivere lontano dalla famiglia è sicuramente complicato. Cosa vi sentireste di consigliare a un coetaneo che volesse intraprendere questo tipo di esperienza con la nostra società? Com’è il vostro rapporto con la famiglia PSA?
Luca: Lo consiglierei a un mio coetaneo solo se è realmente motivato e il suo sogno è diventare un giocatore professionista, perchè qui si lavora sodo ed è giusto specificarlo da subito, come tutti i grandi traguardi c’è bisogno di sudore e sacrificio per raggiungerli. In più gestire una casa e tutte le piccole problematiche annesse non è una passeggiata, ma devo dire che ne vale davvero la pena. Con la famiglia PSA mi sto trovando benissimo, questo è davvero l’appellativo più giusto per indicarla, ogni singola persona, dai giocatori ai dirigenti e tutte le figure intorno, per me ha un valore incredibile, mi sta insegnando qualcosa e trattando come se ci conoscessimo da sempre. In più devo dirlo, qui in Campania si mangia benissimo… quasi meglio che a casa mia!
Pierluigi: Sono cresciuto a Caserta, città in cui c’è un forte attaccamento alla pallacanestro. Sin dalla più tenera età la mia aspirazione è stata quella di diventare un giocatore di pallacanestro professionista. Tutti i ragazzini hanno il loro sogno nel cassetto, e qui a Sant’Antimo con la PSA le cose vengono fatte con serietà e passione, per cui consiglio vivamente a tutti i miei coetanei che si stanno affacciando alla “pallacanestro senior” come me un percorso di questo genere. Sicuramente ci vuole tempo, ci sono tanti sacrifici da fare, ma la regola numero 1 per riuscire è che non bisogna arrendersi mai! Nella mia nuova famiglia ho trovato tutto questo, un costante incitamento a tirar fuori il meglio che ho, ma anche supporto e affetto. Non avrei potuto trovare di meglio.
- Il PSA Lab del prof. Aldo Chiari consente di monitorare le vostre performance fisiche ed atletiche con un percorso innovativo. Raccontateci la vostra esperienza!
Luca: Un’altra grossa novità per me è proprio il lavoro con il prof. Chiari, un professionista del settore, molto preparato e attento, ma anche disponibile e pronto a sciogliere qualsiasi dubbio possa venirci in mente. Con lui ho scoperto un tipo di lavoro totalmente diverso rispetto a quanto avevo svolto finora, sono riuscito a potenziare la mia muscolatura e a facilitare alcuni movimenti fisici che prima risultavano pesantissimi. Grazie a lui le mie performance in campo sono migliorate esponenzialmente!
Pierluigi: Un altro punto di forza di questa società è proprio il prof. Aldo Chiari, che ho avuto modo di conoscere qui, una persona unica, sempre disponibile ed estremamente professionale. Per poter dare il 100% durante una partita di pallacanestro, c’è bisogno di un lavoro specifico e curato nei minimi dettagli su tutto il corpo e con il percorso innovativo del prof., supportato dalle migliori tecnologie in circolazione, i nostri miglioramenti sono evidenti giorno dopo giorno. Poter disporre di questo ulteriore strumento di preparazione è una fortuna incredibile!
Buon inizio Campionato, ragazzi!