Archiviata (con riserva, toccherà recuperare il match con la Luiss) la prima fase, la Geko tornerà in palestra questa sera dopo due giorni di riposo per preparare l’approccio alla seconda, che scatterà ufficialmente il 21 marzo con il match interno con la Viola Pallacanestro Reggio Calabria. E’ il momento giusto per i primi bilanci di una stagione tribolata, e li abbiamo tirati con il general manager Vittorio Di Donato.

Si è chiusa la prima fase, la Geko dovrà recuperare il match con la Luiss ma è comunque possibile fare un bilancio su come sono andati i primi mesi di questa complicatissima stagione
Sicuramente è stata una prima parte di stagione anomala, caratterizzata dall’incertezza che ovviamente ha condizionato il percorso di tutti. Direi che possiamo dividere questa nostra prima fase in due momenti: nel primo abbiamo fatto fatica ad adattarci alle novità forzate di questo campionato, anche al fatto di giocare davanti agli spalti vuoti sul nostro campo, che avrebbe dovuto essere il nostro fortino e che invece i ha visto cadere diverse volte. Poi, con l’arrivo di coach Agostino Origlio, l’impressione è che al netto dei cambiamenti tecnici la squadra sia anche riuscita a trovare una sua mentalità e questo è stato determinante nella nostra rimonta. Certo poi per un bilancio complessivo della prima fase ci manca la partita con la Luiss, che sarebbe stata e sarà importantissima perché di fatto è uno scontro diretto che può cambiare classifica e prospettive.

Ora incroceremo le squadre del girone calabro-pugliese, saranno 8 scontri diretti. Come la vedi? Che aspettative può avere la Geko?
E’ come se iniziasse un nuovo campionato, e questo per certi versi è stimolante. Sarà una seconda fase molto interessante in cui, secondo la formula tutta nuova, ci troveremo a giocare 8 finali contro formazioni sicuramente attrezzate. Noi però dobbiamo continuare a guardare principalmente a noi stessi, è così che siamo usciti da un momento difficile, è così che affronteremo le prossime avversarie. Ho fiducia, il gruppo è in crescita e soprattutto ha trovato la sua identità.

Lentamente si sta rimettendo in moto tutto il movimento: E’ ripartita la C Silver in cui siete presenti con il Sorriso Azzurro, presto partiranno anche le giovanili. L’Academy però non si è mai fermata. Quanto credete in questo progetto?
L’Academy è la base dell’intero progetto PSA, che fonda le sue vere radici nell’attività giovanile sul territorio. L’attività di fatto non si è mai fermata neanche nei momenti più difficili, i ragazzi sono stati seguiti e molti di loro hanno potuto comunque lavorare con la Serie B visto che fanno parte anche della prima squadra. Ora piano piano stanno ripartendo i campionati regionali e ovviamente ne siamo felici. E’ già iniziato il campionato di C Silver, cui partecipiamo con i nostri giovani grazie al Sorriso Azzurro Sant’Antimo, società che abbiamo acquisito e inglobato nel progetto da tempo entrando nel suo consiglio direttivo ma lasciando la carica allo storico presidente Flagiello, ora aspettiamo che partano anche i campionati giovanili.