Cade il PalaEdilgen, espugnato per la prima volta in stagione dalla capolista Agrigento che a Sant’Antimo conquista meritatamente la sua ventesima vittoria consecutiva (48-60) rinforzando ulteriormente un primato che pare inattaccabile. Per la Geko, travolta in avvio e subito sotto anche di 15 lunghezze, c’era stata una gran bella rimonta che aveva di fatto riaperto la partita a cavallo dell’intervallo lungo (27-30 al 23’), ma sono mancate energie fisiche e mentali per rientrare quando i siciliani hanno dato un nuovo strappo nel terzo quarto tornando sul +16 (33-49) del 32’.
LA PARTITA – Coach Origlio, privo di Buono infortunatosi in settimana, rinnova la fiducia a Verazzo lanciandolo in quintetto con Maggio, Coviello, Cena ed Ochoa, Agrigento risponde con il suo starting five classico con Peterson al centro dell’area. Intensità e clima da battaglia caratterizzano la partita sin dalla palla a due, Coviello rimedia un brutto colpo alla testa che lo costringe a lasciare temporaneamente il campo dopo appena 55” e le difese restano comunque padrone del campo nei primi minuti. Agrigento è la prima a sbloccarsi, Costi e Grande firmano la prima fuga siciliana che vale il 3-12 al 7’ e che costringe Origlio al primo time out. La Geko però continua a litigare con ferro (1/10 il parziale) anche quando si torna a giocare, il coach si prende un tecnico per proteste e gli ospiti allungano ancora (3-16 all’8’). La partita è decisamente in salita per i padroni di casa, ma bisogna provarci: un tap in di Anaekwe al 12’ (7-20) accende il PalaEdilgen, poi è Ochoa al 15’ a farlo esplodere con 4 punti di fila che valgono il 15-22 e che rimettono finalmente in partita i santantimesi. La capolista ha una reazione veemente ma ormai la Geko c’è, e con Maggio ricuce ancora fino al 25-30 dell’intervallo lungo. Quando si riparte passano ben 2 minuti senza che nessuno muova il punteggio, arriva però il terzo fallo di Cena a complicare le cose per Origlio che rimanda subito in campo Simon Anaekwe. E’ lui a rompere il ghiaccio segnando al 23’ il canestro del 27-30 che riporta a ad un solo possesso Sant’Antimo: la Geko però sbaglia i due attacchi successivi e la Moncada, da grande squadra, scappa di nuovo con Grande e Chiarastella (27-35 al 24’, poi 31-43 al 27’). Bisogna reagire, ancora una volta, ma Agrigento trova risorse ed energie anche in panchina a mantiene altissima l’intensità del suo gioco, i campani invece continuano a sbagliare conclusioni su conclusioni (2/13 dal campo nel 3’ periodo) e al 30’ sono di nuovo sotto di 13. E’ tutto da rifare, ed è dura, durissima: al 32’ a Maggio viene fischiato in attacco il suo quarto fallo personale e sul capovolgimento di fronte Costi piazza dall’angolo la tripla del 33-49. C’è ancora da combattere, Anaekwe al 34’ ruba e schiaccia la palla del -13 (39-52) che regala un sussulto al bel pubblico del PalaEdilgen, poi è Verazzo a tener viva la fiammella ma il Moncada resta in controllo. Finisce 48-60 tra gli applausi dei tifosi santantimesi.
IL DOPOGARA DI COACH ORIGLIO – “Sapevamo che sarebbe stata difficile contro un’avversaria che dimostra domenica dopo domenica il suo grande valore, è venuta fuori una partita caratterizzata da basse percentuali ed ha vinto meritatamente chi ha sbagliato meno. Ai miei ragazzi non è mancato certo l’impegno, ma nei momenti decisivi loro sono stati più bravi di noi”.
GEKO SANT’ANTIMO 48
MONCADA AGRIGENTO 60
(5-18, 25-30; 32-45)
GEKO: Maggio 11, Verazzo 6, Coviello 4, Cena 6, Ochoa 5; Cantone 2, Puca, Battaglia 4, Anaekwe 10. N.e.: Buono. All.: Origlio.
AGRIGENTO: Grande 18, Morici 6, Costi 10, Chiarastella 10, Peterson 4; Cuffaro 4, Bellavia, Lo Biondo 8. N.e.: Indelicato e Bruno. All.: Catalani.
ARBITRI: Barbieri e Berger .
NOTE – tiri liberi: Geko 11/15; Moncada 15/18. Uscito per cinque falli Cuffaro.