La Geko esce con le ossa rotte dal PalaPadua, sconfitta per 90-70 da Ragusa al termine di una gara dai due volti: Sant’Antimo sciolta e determinata nei primi 17 minuti, in cui ha condotto gestendo anche margini discreti, poi l’ennesima rimonta iblea coronata dal sorpasso a pochi secondi dall’intervallo, e da lì in poi un monologo siciliano con i campani a secco nei primi 5 minuti del terzo periodo e nei primi 6 del quarto. Bruciata anche la differenza canestri, con Sorrentino e compagni che hanno ribaltato il -13 del PalaEdilgen.   

LA PARTITA – Coach Origlio conferma lo starting five con cui aveva approcciato il derby, manda in campo un quintetto “piccolo” con Enzo Cena pivot e la Geko dopo un avvio equilibrato prova la prima fuga al 4’ (6-14) con 5 punti consecutivi di uno scatenato Cantone. Ragusa però ha fisicità da vendere, e con Picarelli si rifà sotto fino al 17-18 dell’8’ minuto. Time out per Sant’Antimo, e nuovo strappo ospite con Maggio e Anaekwe che firmano il 20-25, un +5 poi ridimensionato prima del gong da una tripla di Da Campo. Il 2’ quarto si apre con un nuovo 5-0 dei viaggianti (23-30 con tripla di Coviello), ma Ragusa è sempre lì, i ritmi altissimi la agevolano e con Picarelli, sempre lui, e Ianelli, rientra sul 32-32 del 14’. L’equilibrio è ristabilito, ma dura pochissimo perché la Geko dà un nuovo strattone alla partita e si riporta a +6 al 16’ (38-44). E’ un momento importante, ci sarebbe anche la possibilità di allungare ulteriormente ma i campani sbagliano in serie 3 liberi e una schiacciata (con Simon) e la Virtus torna ancora sotto per poi passare, sulla sirena, con un canestro acrobatico di Chessari (49-48). Il primo tempo va dunque in archivio con ben 97 punti realizzati, per sbloccare il tabellone nel secondo occorrono invece 2’58. A segnare è Da Campo, che completa un gioco da 3 punti, poi realizza dall’arco anche Sorrentino ed è il primo allungo ragusano sul 55-48 che costringe Origlio al time out.  E’ Cena, al 25’, a muovere il punteggio degli ospiti, è sempre lui a mettere i 4 liberi con cui Sant’Antimo risale fino al 60-55 un minuto dopo, ma l’attacco Geko continua a fare una gran fatica e così al 28’ gli iblei portano il loro margine in doppia cifra sul 65-55. Il terzo quarto si chiude poi sul 68-59, ma sul primo attacco del quarto periodo la Virtus allunga ancora con un canestro da 3 di Stefanini. Sant’Antimo è in rottura prolungata, continua a litigare con canestro e cronometro e al 35’ è sotto di 21 (80-59). Cantone sblocca i suoi dopo 5’58 di silenzio, è troppo tardi per rientrare in partita ma ci sarebbe ancora il +13 dell’andata da difendere ma la reazione della Geko si accende troppo tardi. Finisce 90-70, per Cantone e compagni una serata da dimenticare in fretta.

IL DOPOGARA DI COACH ORIGLIO – “Siamo crollati dal punto di vista fisico e mentale, mai capaci di rientrare e questo è grave perché significa non essere stati all’altezza della stagione. Purtroppo in trasferta non riusciamo ad esprimerci con continuità, ci è mancata la lucidità e Ragusa ci è letteralmente passata sopra”.

VIRTUS KLEB RAGUSA 90
GEKO SANT’ANTIMO 70
(23-25, 49-48; 68-59)
RAGUSA: Sorrentino 14, Chessari 13, Picarelli 22, Da Campo 14, Rotondo 8; Ianelli 10, Canzonieri 2, Stefanini 7, Salafia, Ugochukwu, Festinese. N.e.: Incremona. All.: Bocchino.
GEKO: Cantone 17, Maggio 18, Buono 6, Coviello 7, Cena 12; Puca, Battaglia 1, Verazzo 2, Anaekwe 7. N.e.: Ochoa. All.: Origlio.
ARBITRI: Chiarugi e Cirinei.
NOTE – tiri liberi: Ragusa 15/21, Geko 12/16. Uscito per cinque falli Buono.