Regna la legge del PalaEdilgen. Nel suo fortino la Geko conquista la sua terz vittoria stagionale rifilando 13 punti (82-69) ad un mai domo Ragusa, tenuto comunque sotto nel punteggio sin dalle primissime battute di gioco. Cinque giocatori in doppia cifra per coach Origlio, con Nacho Ochoa mattatore assoluto (14 punti, 4 rimbalzi e 5 falli subiti).    
LA PARTITA – Coach Origlio riparte dallo starting five di Pozzuoli, con Maggio e Battaglia esterni, Cena in appoggio ad Hajorovic sotto i tabelloni e Coviello a fare da cerniera tra i reparti. Ragusa risponde con il suo quintetto classico: Sorrentino, Chessari e Picarelli dietro con l’eclettico Da Campo a far coppia con Rotondo dentro. Si inizia a 100 all’ora: dopo 2’40  la Geko è avanti 11-7 con un Battaglia ispiratissimo (9 per lui), Ragusa reagisce e sorpassa con una tripla di Picarelli e poi allunga con Rotondo (11-14 al 5’) ma tra una fiammata e l’altra si resta in equilibrio fino al 22-23 del 10’, fissato da una tripla sulla sirena di Chessari.  
Si riparte con Ochoa in campo, l’argentino ha un buon impatto sulla gara ma si continua a procedere punto a punto fino al 15’, quando Battaglia spariglia dall’arco per il 33-29. E’ un momento propizio alla formazione di casa, che allunga ancora sull’asse sudamericano Ochoa-Cena raggiungendo il +8 massimo vantaggio al 16’ (37-29). Ragusa è in rottura prolungata, sbaglia anche due liberi e la forbice si allarga ancora: al 20’ capitan Cantone piazza la tripla del 46-33, un +13 poi ridimensionato a +11 prima dell’intervallo.
Hajrovic inaugura la ripresa con due canestri di fila (50-37) ma Ragusa non molla mai, e sull’asse Picarelli-Rotondo torna sotto fino al -5 del 24’ (50-45). Time out per coach Origlio, quando si riparte Ochoa sblocca la Geko, sul capovolgimento di fronte subisce il terzo fallo di Rotondo e poi segna ancora in semigancio il 54-46 del 26’. Ed è sempre lui, stratosferico, a piazzare dall’angolo la bomba del 62-48 a 1’55, che vale il nuovo massimo vantaggio dei padroni di casa, un +14 conservato fino al 30’.
Per l’ennesima rimonta Ragusa si affida al talento di Chessari e Rotondo e rientra prima a -10 (68-58 al 33’) e poi addirittura a -6 al 36’, quando Origlio è costretto ad una nuova sospensione. La Geko però non si sblocca, Picarelli e Chessari dalla lunetta riducono ancora il gap (68-64) e i siciliani avrebbero anche il tiro del -2 prima che Sperduto, con tre liberi, riporti in quota la formazione di casa (71-64 a 2’39).  C’è da difendere duro, Cantone sfiora un clamoroso scippo su Rotondo poi Da Campo sbaglia dall’arco ed è Maggio, dopo 6 errori consecutivi dalla lunga distanza, a centrare la bomba del 74-64, nuovo +10, a 1’36. Il finale si gioca sul fallo sistematico degli iblei e sui nervi fermi dei padroni di casa che con Cantone e Maggio infilano un 6/6 facendo esplodere il PalaEdilgen. Finisce 82-69, per la Geko è una vittoria preziosissima.

IL DOPOGARA DI COACH ORIGLIO – “Innanzitutto faccio i complimenti a Ragusa e a coach Bocchino, questa era una partita che temevamo molto e loro ci hanno confermato di essere un osso davvero duro. Per quanto riguarda noi, ringrazio i miei ragazzi e tutto lo staff per il modo in cui stiamo continuando a lavorare giorno dopo giorno. Oggi la mia squadra ha gestito sin dall’inizio una partita difficile, riuscendo ad interpretarla e a giocarla come si doveva, anche quando la gara ha preso pieghe inaspettate”.

GEKO SANT’ANTIMO 82
VIRTUS KLEB RAGUSA 69
 (22-23, 46-35; 64-50)
GEKO: Maggio 10, Battaglia 14, Coviello 12, Cena 10, Hajrovic 6; Cantone 9, Sperduto 7, Ochoa 14. N.e.: Puca, Sabbatino. All.: Origlio.
RAGUSA: Iannelli 4, Sorrentino 5, Picarelli 9, Da Campo 4, Rotondo 22: Chessari 18, Simon 3, Canzonieri 2, Salafia 2, Festinese. All.: Bocchino.
ARBITRI: Barbieri e Orazi.
NOTE – tiri liberi: Geko 20/23; Ragusa 14/22. Uscito per cinque falli Da Campo.