La Geko esce sconfitta nettamente dal PalaScapriano travolta da una Teramo quasi perfetta. Partita spaccata ad inizio 2’ quarto con un 16-0 che ha lanciato la fuga degli abruzzesi. Per i santantimesi serata da dimenticare sia in attacco (6/25 dall’arco) che in difesa.

LA PARTITA –  Coach Gandini ritrova il suo quintetto “base” dopo quasi due mesi (l’ultima volta fu con Taranto) e sono proprio le triple dei rientranti Mennella e Sgobba a fissare il 2-8 del 2’ minuto. Calbini e un ottimo Guastamacchia firmano la reazione dei padroni di casa, che con una serie di conclusioni dall’arco passano sul 12-11 del 4’ e due minuti dopo vanno a +4 (20-16) costringendo Sant’Antimo al primo time out della sua partita. Gli ospiti ne escono con due triple di Cantone e Scali ma continua a segnare senza indugi anche Teramo che a 1’30 dalla prima sirena ha già all’attivo 27 punti (contro i 22 dei campani). Un -5 che la Geko ridimensiona prima dell’intervallo con 4 punti consecutivi di Montanari ma è palese che si debba cambiare registro, specie in difesa.    
Quando si riparte Sgobba firma il controsorpasso verdeblù ma dura pochissimo, Sant’Antimo continua a subire l’aggressività dei locali che al 14’ sono di nuovo in fuga a +10 (38-28) cavalcando percentuali di realizzazione importanti (sarà 19/29 dal campo all’intervallo, con 6/11 da 3). Arriva una nuova, inevitabile sospensione per Gandini, ma anche stavolta la musica non cambia, Teramo tocca il +15 (43-28, 16-0 di parziale) e solo a questo punto si sblocca la squadra ospite che trova 5 punti di ossigeno puro da Gloria e Maggio. E’ però solo un lampo nella notte, Calbini e compagnia continuano a macinare gioco e canestri e chiudono al break di metà gara sul +14, 54-40.
Che diventà 63-44 al 23’ con Perin e Calbini inarrestabili e con la panchina Geko costretta ad un altro time out. C’è una montagna da scalare, e ci sarebbe anche il tempo per provarci: Scali infila due canestri consecutivi (63-49 al 25’) ma Teramo continua a martellare il canestro e al 27’ arrivano il nuovo +18 locale (73-55, Perin) e il 4’ fallo personale (un tecnico) per l’ala empolese. E’ un momento topico del match, gli arbitri fischiano un secondo tecnico per proteste alla panchina ospite e Casoni dalla lunetta fissa il +20 nuovo massimo vantaggio biancorosso. Al 32’ il tabellone riporta l’85-61 teramano e sul match cala il sipario. Finisce 96-77, per la Geko una sconfitta pesante nelle dimensioni e per la classifica.

IL DOPOGARA DEL GM DI DONATO  – “Innanzitutto faccio i complimenti a Teramo, che stasera ha giocato una partita eccellente sia in attacco che in difesa. Discorso diverso ovviamente per noi, ma non è il momento di fare drammi, piuttosto prendiamo tutti coscienza del fatto che questa squadra le sue partite deve iniziare a giocarle il martedì in palestra, lavorando concentrata. E’ così che abbiamo costruito la nostra stagione finora, è così che possiamo e dobbiamo riprenderla dopo che evidentemente nelle ultime settimane non siamo stati capaci di farlo. Ora finalmente torneremo ad allenarci a casa nostra, potremo recuperare meglio Sgobba e Mennella e preparare il prossimo match di Pescara. Da qui alla fine saranno tutte battaglie, ma noi siamo ancora padroni del nostre destino”.

TERAMO A SPICCHI 96
GEKO SANT’ANTIMO 77
 (27-26, 54-40; 80-61)
TERAMO: Galipò 2, Calbini 17, Perin 22, Guastamacchia 14, Casoni 10; Di Febo 3, Melchiorri 5, Sacchi 13, Di Donato 4, Cianci 6. N.e.: Ferri. All.: Gabrielli.
GEKO: Maggio 6, Mennella 9, Scali 15, Sgobba 14, Quarisa 6; Cantone 7, Montanari 12, Cannavina, Gloria 6, Coralic 2. All.: Gandini.
ARBITRI: Pulina di Rivoli (TO) e Giovagnini di Torino.
NOTE – Tiri liberi: Teramo 15/17, Geko 15/23. Nessuno uscito per 5 falli.